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lunedì 3 dicembre 2012

Revythada - zuppa di ceci

Una preghiera biancazzurra per ogni giorno dell'anno. Tetti e terrazze candide, ornate di corni e boccali di terracotta. Sole impetuoso, vento che spazza senza pietà le aride colline, capre scalatrici dalle forti gambe. Croci bianche che si lanciano come colombi guerrieri nel blu del cielo. Silenzio. Mare.
Sifnos è un rosario di 365 chiesette, costruite, scavate, infilzate in ogni angolo dell'isola. Il bianco splende, ferisce quasi gli occhi, riposi un po' lo sguardo sul turchese e sul blu dell'acqua, cala la sera, respiri profumi antichi, fico e cappero, timo e maggiorana, mentuccia e basilico. 
La domenica mattina, terminata la messa, le massaie di Sifnos aprono i forni di terracotta e tirano fuori una delizia che cuoce lentamente dalla sera prima, è la famosa revythada, la zuppa di ceci che si sciolgono in bocca.




Cosa ci serve (per 4 persone):

  • 400 grammi di ceci 
  • una cucchiaiata di bicarbonato
  • una cipolla grande
  • una tazzina da caffè di olio
  • sale
  • pepe
  • rosmarino
  • limone

Mettiamo i ceci in una capiente pentola dalla sera prima, li copriamo di acqua calda, chiudiamo con il suo coperchio e lasciamo riposare tutta la notte.
Il giorno dopo i nostri ceci si saranno gonfiati e saranno pronti da cucinare. Aggiungiamo il bicarbonato e lasciamo riposare per un'altra ora. Poi eliminiamo l'acqua e poniamo i ceci in uno strofinaccio pulito e li strofiniamo energicamente per eliminare buona parte delle pellicine bianche. Laviamo bene alla fine i nostri ceci.
Rimettiamo tutto in un recipiente di coccio adatto a cotture lunghe, aggiungiamo l'olio, il pepe, il rosmarino sminuzzato e la cipolla tritata. Copriamo di abbondante acqua i ceci, chiudiamo bene il recipiente e poniamo in forno per 5-6 ore a 150°C. 
Quasi alla fine della cottura apriamo il contenitore per aggiustare di sale e regolare la quantità di acqua della zuppa. Quando i ceci saranno cotti, apriamo il coperchio del recipiente ed irroriamo con il succo di limone a quantità desiderata. Io solitamente uso 2 limoni perché mi piace il sapore della revithada abbastanza acidulo.
Servite con del rosmarino fresco e fettine di pane tostato!







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